
Il Magico Borgo di Erice
5 cose da fare, vedere e… mangiare!
Posto sulla vetta del monte omonimo che si affaccia sul mare, Erice è un piccolo e suggestivo borgo siciliano in provincia di Trapani facente parte del club “I borghi più belli d’Italia”, da visitare assolutamente durante le tue vacanze in questo angolo di Sicilia e che potrai raggiungere agevolmente dalle case vacanze “Brezza d’Estate” a Valderice, in soli 15 minuti d’auto. Soprannominata anche “Città della scienza” per via della presenza del Centro di Cultura Scientifica Ettore Majorana, che richiama ogni anno migliaia di scienziati e studiosi da tutto il mondo sui temi delle fisica nucleare ed emergenze planetarie.
Sospeso nel tempo e tra le nuvole, dall’alto dei 750 metri sul livello del mare del Monte Erice, il borgo di Erice non è solo una tappa d’obbligo nelle calde giornate estive per chi è alla ricerca di un pò di frescura e di una pausa dal mare, ma soprattutto un luogo dalla storia millenaria ricca di fascino da scoprire, anche in altri periodi dell’anno.
Iniziamo, quindi, questo viaggio assieme con una lista di suggerimenti di 5 cose da fare, da vedere o da mangiare, che non puoi assolutamente perderti se visiti Erice cose da fare, vedere e… mangiare!
1. Come arrivare…
Link (Prezzi e Orari) : https://www.funiviaerice.it/itPuò sembrare curioso, ma raggiungere la vetta di Monte Erice è già di per sé un’esperienza unica. Ci si può arrivare in auto attraverso una delle serpeggianti strade che la collegano alla valle da Valderice o da Trapani, oppure dalla panoramica funivia che la congiunge al quartiere di Erice- Casa Santa posto alle pendici della montagna.
A rendere unica questa esperienza sono l’incredibile diversità di paesaggi e di colori e la profondità dei panorami mozzafiato sul mare, sulle isole Egadi, sulle montagne e la campagna circostante che potrai osservare da diverse prospettive e con diverse modalità: “in volo” sospeso nel cielo, prendendo appunto la funivia, oppure rallentando in una delle tante curve panoramiche, per assaporarne meglio l’attimo, se sali in auto o perchè no, a piedi o in bici.


2. Ceramica Ericina
Camminando tra le viuzze di Erice sarà facile imbattersi in una delle tante piccole botteghe e negozi che vendono tappeti artigianali e ceramica tradizionale ericina , due dei prodotti che insieme ai dolci identificano Erice nel mondo.
I tappeti sono ancora oggi intrecciati con tradizionali telai in legno e presentano dei caratteristici disegni geometrici a rombi dai colori variopinti.
Anche la ceramica maiolica ericina viene creata seguendo le antiche tecniche del XV sec. e dipinta esclusivamente a mano con motivi floreali o disegni geometrici.
3. Vicoli, Castelli e Musei
Una volta raggiunta la vetta di Erice e magari parcheggiato la propria auto o moto in prossimità di una delle 3 antiche e maestose porte di accesso al centro storico, ciò che ti consiglio di fare è di passeggiare senza una meta precisa per le caratteristiche stradine selciate di Erice, magari lasciandoti guidare dal momento e dal senso della scoperta. In fondo Erice è piccola e la si esplora facilmente a piedi. Potresti iniziare, ad esempio, girando attorno al suo perimetro esterno partendo da Porta Trapani e percorrendo le antiche mura ciclopiche che la collegano a Porta Carmine per poi raggiungere la più distante Porta Spada.
Oppure, potresti addentrarti nel cuore del paese alla scoperta delle numerose chiese, dei caratteristici cortili ericini addobbati con fiori, delle botteghe artigiane o lasciarti guidare dall’odore dei dolci appena sfornati di una della tante pasticcerie tipiche ericine. Che tu decida di farlo di giorno oppure nelle ore serali con luce soffusa nei vicoli avvolti dalla (quasi) sempre presente nebbia, camminare tra le viuzze di Erice ti regalerà sempre inaspettate sorprese.
La storia di Erice è associata a quella degli Elimi, un’antica popolazione proveniente probabilmente dalla Grecia o dall’Anatolia e che si stanziò in Sicilia occidentale intorno all’VIII sec. A.C. . Furono proprio gli Elimi a fondare Erice e la vicina Segesta. Per chi volesse fare un tuffo nel passato sino alle sue origini, il luogo da visitare anche per le magnifiche vedute, è il Castello di Venere ovvero ciò che rimane di una fortezza normanna costruita sui resti di un antico Santuario, per l’appunto elimo, dedicato al culto di una divinità femminile della fecondità e che in epoca romana venne identificata con Venere.
Non molto distante dal castello sorgono le Torri Pepoli dal nome di un colto mecenate locale che agli inizi del ‘900 finanziò il recupero delle antiche torri normanne del balio, un tempo collegate tramite ponte levatoio alla rocca dove sorge il Castello di Venere. Lo stesso conte fece edificare , non lontano dalla torri, una torretta dove ospitava artisti e studiosi del tempo. Oggi la Torretta Pepoli, dopo un recente restauro e progetto che la vede convertita in un museo multimediale, ritorna ad essere visitabile dal pubblico.
Continuando il nostro giro, altra tappa da non perdere è il Museo “Antonino Cordici”, in cui sono esposti reperti archeologici e opere d’arte provenienti collezioni private che testimoniano la storia di Erice e della sua popolazione attraverso i secoli.




4. Panorami Unici & Tramonti Mozzafiato
Grazie alla peculiare posizione sulla vetta di una montagna, nel girovagare tra le stradine più esterne di Erice, non potrai fare a meno di ammirare gli splendidi panorami sul mare e la valle sottostante da togliere il fiato. In particolare, il mio consiglio è di non perderti le viste mozzafiato su Monte Cofano che potrai godere dalla fortezza del Quartiere Spagnolo oppure dai Giardini del Balio, posti più in alto.
Dai giardini, inoltre, volgendo lo sguardo in direzione opposta verso sud-ovest potrai anche ammirare dall’alto la città di Trapani con la sua tipica forma a falce e le sue saline, con le isole Egadi che fanno da sfondo. Scrutando l’orizzonte, con un pizzico di fortuna e cielo limpido, magari riuscirai anche a scorgere i contorni dell’isola di Pantelleria e della costa tunisina in lontananza.
Che dire poi, della cornice da favola delle torri e del vicino castello di Venere, ideale per ammirare dei romanticissimi tramonti infuocati sul mare in dolce compagnia?
5. La Pasticceria Ericina
Link (Pasticceria Maria Grammatico): https://www.mariagrammatico.it/Erice, almeno per la gente del posto, fa rima con “la genovese” il tipico dolce della tradizione pasticciera siciliana Ericina di cui tutti i locali, e non solo, vanno matti.
Non importa se la giornata non è delle migliori e su in vetta c’è un pò della caratteristica nebbia serale; gustare una genovese ancora calda appena uscita dal forno di una delle pasticcerie tipiche, con il suo ripieno fumante di crema pasticciera, è sempre un buon motivo per salire a Erice e fare due passi.
E se volessi approfondire, ci sono anche i vari dolci di pasta di mandorla, nelle versioni semplici o con la zucca e i cedri canditi, lavorati a mano come avveniva in passato nei conventi delle suore di clausura presenti a Erice. Ti avverto, resistere all’odore dei forni che si propaga per i vicoli del borgo sarà difficile così come uscirne facilmente con mani e pancia vuote!

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